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Sia Google Bard che ChatGPT sono balzati agli onori della cronaca per la loro versatilità nella creazione di contenuti, ma vi sono delle differenze tra i due.
In entrambi i casi siamo al cospetto di sistemi AI che generano testi per rispondere alle query degli utenti grazie a modelli di machine learning. Tuttavia nessuno dei due è ancora perfetto, e abbiamo assistito di sovente a risposte contenenti informazioni errate, che richiedono ancora l’intervento di un operatore umano per verificare ed eventualmente correggere il risultato. Sembra che i copywriter non siano ancora destinati a scomparire, dopotutto!
Al netto di ciò, in ogni caso, quali sono i pro e i contro di ChatGPT e di Google Bard?
Cos’è Google Bard e a cosa serve?
Google Bard non è soltanto un chatbot AI potenziato da LaMDA (poi upgradato a PaLM 2, Pathways Language Model) che può fornire in tempi brevissimi risposte a quesiti, ma una vera e propria alternativa alla ricerca su Google per ottenere informazioni. Bard in pratica attinge a informazioni del mondo reale attraverso Google Search e risponde in maniera consistente rispetto ai risultati di ricerca.
Google Bard attinge a reti neurali profonde per generare diversi tipi di contenuti: articoli, recensioni, descrizioni di prodotti e servizi e molto altro ancora.
Abbiamo visto che ChatGPT ha riscontrato un grande successo presso il pubblico e che può essere utilizzato per copywriting SEO produttivo. A differenza del modello di OpenAI, comunque, Bard attinge all’ecosistema Google e quindi può implementare un bacino di informazioni ancora più ampio. Inoltre, non è vincolato ai dati di fine 2021, visto che può appoggiarsi alle informazioni presenti in Big G in tempo reale.
Come suggerisce Search Engine Journal, Bard costituisce un metodo interattivo per esplorare topic e per invogliare gli utenti a raccogliere conoscenze.
La sfida per gli sviluppatori consisteva nello sviluppare un modello che fosse in grado di offrire risposte corrette, anche in relazione a quei topic le cui informazioni sono influenzati da un dato ambito temporale, poiché si riferiscono a entità in costante cambiamento. Per risolvere questa necessità, Bard eredita da LaMDA una feature di controllo dei risultati di ricerca, combinando l’immensa mole della conoscenza umana con la creatività dei modelli di linguaggio, per trarre informazioni dal web e fornire risposte di alta qualità.
Google Bard è uno strumento in grado di velocizzare il processo di creazione di contenuti per il proprio blog. Tuttavia dobbiamo considerare che questo tool è attualmente in beta e che non è concepito per sostituire le tecniche SEO convenzionali. Piuttosto, costituisce un mezzo per recepire idee e informazioni in un attimo e a fatica 0 (che dobbiamo comunque verificare che siano corrette
Google Bard può aiutarci a individuare parole chiave rilevanti per i topic prescelti. In particolare, possiamo rivolgerci a quelle parole chiave non associate a prima vista ai temi di partenza, per ottenere risultati diversi da quelli che possiamo ottenere dai tool SEO veri e propri come Semrush. Ma le sue funzioni non finiscono qui. Come molti altri chatbot in circolazione è in grado di svolgere calcoli, creare codice informatico e commentarlo. Inoltre sono in corso di rilascio ulteriori funzioni, come la possibilità di ascoltare le risposte anziché solo leggerle, scegliere lo stile con cui produrre i contenuti e la possibilità di caricare immagini per integrare le richieste.
Google Bard è un vero e proprio strumento alternativo alla ricerca convenzionale che permette di estrapolare dalle fonti del web innumerevoli tipi di contenuti: riassunti di testi, biografie di personaggi famosi, recensioni, elenchi di prodotti, praticamente ogni genere di elaborazione di testi preesistenti che possa venire in mente.
Stando a Google, il modello PaLM 2 è in grado di comprendere meglio ragionamenti, logiche e processi matematici rispetto a quelli precedenti, oltre che più veloce. Questo porta risposte più dettagliate rispetto alle consuete ricerche di informazioni effettuate tramite la barra di Google.
Bard nasce come alternativa, o meglio complemento, alla funzione classica del motore di ricerca. Google fornisce una vasta serie di contenuti, dai siti web alle immagini, dai podcast ai video, per rispondere alle ricerche degli utenti. Bard invece è più simile a un assistente vocale come Siri o Alexa che fornisce risposte immediate a specifiche esigenze informative.
Inoltre può fornire supporto pratico per diverse attività come prenotare hotel, ritrovare prenotazioni esistenti ecc.
Bard si basa su un tono colloquiale più informale rispetto alle keyword digitate sul motore di ricerca, dando appunto l’impressione quasi di un operatore umano a disposizione per rispondere a svariate domande.
Cos’è ChatGPT e a cosa serve
ChatGPT è un chatbot di intelligenza artificiale (AI) sviluppato da OpenAI. È un modello linguistico generativo pre-addestrato, ovvero è stato addestrato su un enorme set di dati di testo e codice. È al momento in fase di sviluppo, ma ha già imparato a svolgere molti tipi di attività.
ChatGPT è particolarmente versatile e può essere utilizzato per realizzare contenuti utili per generare altri media come:
- codice HTML per layout di siti web
- prompt per generare immagini con Midjourney
- traduzioni da una lingua a un’altra
- formule per fogli di calcolo
- tabelle di dati
ChatGPT, come il suo collega, può essere utilizzato per creare contenuti rilevanti in ottica SEO come:
- spunti per piano editoriale
- articoli per blog
- Title e Descriptions per schede prodotto
- CTA invitanti
- post per social network
- traduzioni
- barzellette
e tanti altri ancora.
ChatGPT e Google Bard: similitudini e differenze
In entrambi i casi, ci troviamo di fronte a chatbot conversazionali concepiti per fornire in pochi istanti risposte alle richieste degli utenti.
Esistono comunque diverse differenze tra i due strumenti.
I database dei due servizi
ChatGPT non trae informazioni da internet ma da un database di OpenAI aggiornato a fine 2021: ciò comporta che le sue risposte a richieste di informazioni legate a periodi dal 2022 in poi possono non essere corrette. Inoltre non può produrre immagini o altri tipi di contenuti multimediali.
Google Bard, grazie all’enorme mole di dati aggiornata provenienti dall’ecosistema Google, può fornire risposte agli utenti più variegate di quelle del collega e di stampo più umano. Il risultato si avvicina maggiormente al tono colloquiale che un ipotetico operatore umano adotterebbe per rispondere all’utente. Vediamo infatti che i contenuti contengono anche una sorta di considerazioni attorno al contenuto della domanda, oltre che vere e proprie callt o action quando il contesto lo richiede (del genere di “Se sei in cerca di [tipo prodotti], il [nome brand] fa proprio al caso tuo”). Tuttavia, nemmeno il chatbot di Big G è esente da errori, anzi.
La stessa Google riporta che il prodotto è in fase di beta e che è non bisogna prendere automaticamente per buone le risposte fornite.
Abbiamo fatto alcuni testi e tratto l’opinione che Bard attinga, almeno in contesti generici, da fonti americane, traducendo il risultato nella lingua della domanda. Ciò significa che la risposta potrebbe non essere pertinente al contesto (es. la procedura per il rinnovo del passaporto potrebbe essere riferita a quello USA anziché a quello italiano). Inoltre le informazioni su personaggi italiani potrebbero essere errate, proprio per il fatto che le fonti in questione sono più precise quando italiane rispetto a quelle estere.
Ne consegue comunque che ChatGPT e Google Bard sono entrambi dei programmi per la generazione di contenuti in grado di velocizzare la produzione massiva di testi.
ChatGPT presenta molte funzionalità utili nella creazione di diversi tipi di contenuti (testi, descrizioni, tabelle, formule, codice HTML ecc.).
Google Bard nasce come strumento per velocizzare la raccolta di informazioni in maniera alternativa alla Google Search, fornendo informazioni che possono aiutare l’utente a compiere considerazioni e a scoprire nuovi argomenti da approfondire.
Inoltre è in grado di generare diversi formati di testo creativi, come poesie, codice, script, brani musicali, e-mail, lettere, ecc., mentre ChatGPT è limitato alla generazione di testo di tipo conversazionale.
Google Bard e integrazione con la suite Google
Uno dei vantaggi di Google Bard è la sua integrazione con la suite di Google. Ciò significa che è possibile utilizzare Google Bard in collaborazione con altri prodotti Google, come Google Docs, Google Sheets e Google Slides. Ad esempio, è possibile utilizzare Google Bard per scrivere e tradurre documenti, creare presentazioni e scrivere codice.
Google G Suite è un insieme di applicazioni per ufficio sviluppate da Google. Le applicazioni includono Gmail, Google Docs, Google Sheets, Google Slides, Google Calendar, Google Drive, Google Hangouts e Google Forms.
Google Bard può essere integrato con Google G Suite in una varietà di modi. Ad esempio, è possibile utilizzare Google Bard per:
- Scrivere e tradurre documenti in Google Docs.
- Creare presentazioni in Google Slides.
- Scrivere codice in Google Sheets.
- Pianificare eventi in Google Calendar.
- Gestire i file in Google Drive.
- Comunicare con i colleghi in Google Hangouts.
- Creare sondaggi in Google Forms.
Google Bard è uno strumento potente e versatile che può essere utilizzato per migliorare la produttività e la creatività. L’integrazione di Google Bard con Google G Suite rende ancora più facile utilizzare Google Bard per completare le attività quotidiane.
Ecco alcuni esempi specifici di come Google Bard può essere utilizzato con Google G Suite:
- Se stai scrivendo un documento in Google Docs, puoi utilizzare Google Bard per generare idee, organizzare i contenuti e scrivere un testo scorrevole e coinvolgente.
- Se stai creando una presentazione in Google Slides, puoi utilizzare Google Bard per tradurre le diapositive in altre lingue, scrivere codice per animazioni e transizioni e generare idee creative per le diapositive.
- Se stai scrivendo codice in Google Sheets, puoi utilizzare Google Bard per trovare suggerimenti e correggere errori.
- Se stai pianificando un evento in Google Calendar, puoi utilizzare Google Bard per trovare luoghi, trovare persone da invitare e generare idee per l’evento.
- Se stai gestendo i file in Google Drive, puoi utilizzare Google Bard per trovare file, organizzare i file e generare tag per i file.
- Se stai comunicando con i colleghi in Google Hangouts, puoi utilizzare Google Bard per tradurre le conversazioni in altre lingue, scrivere code per animazioni e generare idee creative per le conversazioni.
- Se stai creando sondaggi in Google Forms, puoi utilizzare Google Bard per trovare domande, generare risposte e analizzare i risultati.
Quale è il migliore tra Google Bard e Chatgpt?
Dal nostro punto di vista, insomma, ChatGPT è un ottimo factotum per lo svolgimento di attività variegate, mentre Google Bard è un consulente più creativo e affidabile nel reperimento di informazioni per rispondere a esigenze anche molto approfondite.
Google Bard tendenzialmente sembra offrire un servizio di qualità superiore, grazie all’enorme bacino di dati aggiornati a sua disposizione: grazie a esso possiamo creare basi di contenuti di stampo più umano e creativo da migliorare a nostra volta. Tuttavia bisogna sempre controllare che le informazioni riportate siano corrette, per evitare di incorrere in imbarazzanti svarioni, specie quando si tratta di richieste molto specifiche o legate ad entità non molto bene codificate.
Tuttavia, entrambi sono ancora lontani dalla perfezione a livello di informazioni che vi potreste attendere. Evitate di copiare e incollare i loro testi senza apportare alcuna integrazione o personalizzazione, ciò non offre nessun valore aggiunto al vostro progetto sul web.
E se non offrite nulla in più rispetto a queste piattaforme, chi ha motivo di seguire voi anziché servirsi direttamente di esse?
Personalmente vi suggeriamo di introdurre entrambi nella vostra lista di tool per il content marketing in modo da utilizzare l’uno o l’altro a seconda dello specifico tipo di risultato che desiderate ottenere. Ma senza trascurare mai il cervello e l’esperienza umana!