Dati strutturati: cosa sono e come utilizzarli per rankare

"I dati strutturati rappresentano un insieme di informazioni organizzate secondo uno schema prestabilito, che vengono inserite manualmente all’interno del codice HTML di una pagina web, allo scopo di fornire dati supplementari sui siti e sulle pagine. Questo formato standardizzato permette ai motori di ricerca di comprendere il significato delle informazioni presenti sulla pagina web e […]

Questa foto descrive: Dati strutturati: cosa sono e come utilizzarli per rankare

I dati strutturati rappresentano un insieme di informazioni organizzate secondo uno schema prestabilito, che vengono inserite manualmente all’interno del codice HTML di una pagina web, allo scopo di fornire dati supplementari sui siti e sulle pagine.

Questo formato standardizzato permette ai motori di ricerca di comprendere il significato delle informazioni presenti sulla pagina web e di classificarne il contenuto, migliorando l’indicizzazione e la visualizzazione dei risultati di ricerca. E con l’avvento dell’AI saranno sempre più importanti proprio perchè permettono ai crawler e ai sistemi di intelligenza artificiale generativa di capire in pochi centesimi di secondo molti contesti della pagina di riferimento.

Pertanto, i dati strutturati costituiscono uno strumento di grande importanza per migliorare la visibilità e la fruibilità dei contenuti online.

Cosa sono i dati strutturati

I dati strutturati sono informazioni organizzate in modo sistematico e standardizzato, al fine di fornire ai motori di ricerca indicazioni più precise sulla natura e sulla collocazione dei contenuti presenti in una pagina web.

Tali informazioni vengono codificate utilizzando apposite specifiche, come ad esempio il linguaggio JSON-LD, il vocabolario Schema.org, e altri markup simili. Grazie ai dati strutturati, i motori di ricerca possono identificare e catalogare in modo più accurato i contenuti, distinguendo ad esempio tra titoli, sottotitoli, immagini, recensioni, descrizioni, dati di contatto, eventi e altre tipologie di contenuti presenti in una pagina web. In questo modo, i dati strutturati contribuiscono a migliorare l’esperienza di ricerca dell’utente, fornendo risultati più pertinenti, precisi e completi.

Perchè sono stati creati i dati strutturati e da chi

I dati strutturati sono stati creati per migliorare l’indicizzazione e la visualizzazione dei contenuti online sui motori di ricerca. Questi dati sono stati sviluppati principalmente da Google, Yahoo! e Microsoft, con l’obiettivo di standardizzare la codifica delle informazioni presenti sulle pagine web in modo da renderle facilmente leggibili dai motori di ricerca.

L’idea alla base dei dati strutturati è quella di fornire una sorta di “etichetta” o “tag” ai vari elementi presenti in una pagina web, in modo da indicare il loro significato e la loro collocazione all’interno della struttura del sito.

In questo modo, i motori di ricerca possono comprendere meglio la natura dei contenuti presenti in una pagina web, migliorando l’esperienza dell’utente e rendendo più efficace il processo di ricerca.

Quali sono i dati che possono essere strutturati

I dati strutturati sono dati organizzati in modo regolare e prevedibile, con un formato definito e coerente. Questi dati sono spesso organizzati in tabelle o fogli di calcolo, e possono includere informazioni come numeri, date, nomi e descrizioni. Alcuni esempi di dati strutturati includono:

  • Dati finanziari, come bilanci e registri contabili
  • Dati di inventario, come elenchi di prodotti o parti
  • Dati di contatto, come elenchi di clienti o fornitori
  • Dati di tracciamento, come numeri di tracciabilità per spedizioni o pacchi
  • Dati di transazione, come registri di acquisti o vendite
  • Dati di prenotazione, come prenotazioni di hotel o voli
  • Dati di rilevamento, come dati di sensori o di monitoraggio.
  • Dati di fatturazione, come fatture o ricevute
  • Dati di produzione, come programmi di produzione o registri di produzione
  • Dati di inventario di magazzino, come elenchi di prodotti, posizioni e quantità
  • Dati di inventario di ufficio, come elenchi di forniture, posizioni e quantità
  • Dati di pianificazione, come programmi di progetto o calendari
  • Dati di risorse umane, come elenchi di dipendenti o registri di assunzione
  • Dati di marketing, come elenchi di contatti o campagne pubblicitarie
  • Dati di ricerca di mercato, come sondaggi o questionari
  • Dati di feedback dei clienti, come recensioni o sondaggi di soddisfazione
  • Dati di monitoraggio delle prestazioni, come metriche di produttività o di qualità
  • Dati di assistenza clienti, come ticket di assistenza o richieste di assistenza
  • Dati di assistenza tecnica, come registri di assistenza tecnica o di manutenzione
  • Dati di transazioni bancarie, come registri di transazioni o estratti conto
  • Dati di credito, come rapporti di credito o punteggi di credito
  • Dati di prestito, come registri di prestiti o pagamenti
  • Dati di assicurazione, come polizze di assicurazione o richieste di risarcimento
  • Dati immobiliari, come registri di vendita o locazione
  • Dati di istruzione, come corsi scolastici o universitari
  • Dati di ricerca scientifica, come dati sperimentali o risultati di ricerca
  • Dati di traffico, come dati di navigazione o di transito
  • Dati meteorologici, come dati di temperatura o di precipitazioni
  • Dati sportivi, come dati di partite o di campionati.

Esempi di dati strutturati

Ve ne sono davvero tanti di esempi, su Schema.org potete sbizzarrirvi a vederne di diversi tipi. Qui vi mettiamo 11 esempi applicabili su moltissimi siti ed ecommerce

  1. Il tipo di ricetta (es. primo piatto, secondo piatto, dessert) e gli ingredienti utilizzati in una pagina web di ricette culinarie;
  2. NAP, ovvero la posizione geografica di un’azienda, il numero di telefono, l’indirizzo email e gli orari di apertura presenti in una pagina web di un’azienda;
  3. La data, l’ora, il luogo e il costo di un evento presente in una pagina web di un’organizzazione culturale;
  4. Il nome, il ruolo e la descrizione di un membro dello staff presente in una pagina web di una società;
  5. La valutazione media, il numero di recensioni e il testo delle recensioni presenti in una pagina web di un ristorante o di un hotel.
  6. Il tipo di prodotto, il prezzo, la disponibilità e le recensioni degli utenti presenti in una pagina web di un e-commerce;
  7. La descrizione di un prodotto, il nome del produttore, il codice del prodotto e le eventuali varianti presenti in una pagina web di un negozio online;
  8. La trama, il regista, gli attori e il genere di un film presente in una pagina web di un sito di recensioni cinematografiche;
  9. Il testo di un’opera letteraria, l’autore, la data di pubblicazione e le recensioni degli utenti presenti in una pagina web di un sito di e-book;
  10. La descrizione di un’attività sportiva, le regole del gioco, le statistiche degli atleti e gli eventi in programma presenti in una pagina web di un sito sportivo;
  11. Il titolo, l’autore, la descrizione e il genere di un brano musicale presente in una pagina web di un sito di musica.

Esempio lato codice di dati strutturati per NAP (punto 2)

In questo esempio, il codice è strutturato secondo il vocabolario Schema.org e specifica i dettagli dell’azienda, tra cui il nome, l’indirizzo, il numero di telefono, l’indirizzo email e gli orari di apertura. I dati sono racchiusi all’interno del tag <div> e sono contrassegnati dall’attributo itemprop che indica il tipo di dato (es. “name” per il nome dell’azienda).

Come inserire i dati strutturati sul proprio sito web, lato codice

L’implementazione dei dati strutturati sul sito web non è difficile e non richiede particolari abilità, soprattutto grazie ai numerosi strumenti disponibili che semplificano ulteriormente il processo. Come descritto nella guida ufficiale di Google, esistono tre principali linguaggi per la codifica di questi dati, ognuno caratterizzato da specifiche regole sintattiche e da uno schema specifico.

Gli algoritmi di Google utilizzano i dati strutturati come una serie di indizi espliciti sul significato delle pagine, che aiutano a comprendere i contenuti della pagina stessa e a valutare la loro qualità e pertinenza per una specifica query di ricerca. Questi indizi sono utilizzati per navigare meglio un sito, capire le relazioni tra le pagine e ottenere informazioni per comprendere e valutare il contenuto.

Per implementare i dati strutturati, esistono diversi linguaggi, tra cui RDF, microdati e JSON-LD, ognuno caratterizzato da regole sintattiche e da uno schema specifico. JSON-LD è preferito da Google per la sua flessibilità e facilità di utilizzo, in quanto permette di inserire gli elementi di dati nidificati all’interno di un tag <script> presente nella sezione Head o Body della pagina HTML.

L’implementazione dei dati strutturati è relativamente semplice e non richiede particolari competenze, grazie agli strumenti disponibili che semplificano ulteriormente il processo. Tuttavia, è importante assicurarsi che il markup sia valido e correttamente implementato secondo la documentazione della funzione, per garantire la massima efficacia dei dati strutturati.

Di seguito, ti spieghiamo brevemente come inserire i dati strutturati utilizzando JSON-LD, uno dei formati più utilizzati e preferiti da Google.

  1. Identifica il tipo di dati strutturati da inserire: è importante capire quale schema utilizzare e quali informazioni includere. Schema.org offre una vasta gamma di schemi, tra cui eventi, prodotti, ricette e molto altro.
  2. Crea il markup in formato JSON-LD: puoi utilizzare un generatore online o creare manualmente il markup utilizzando il formato JSON-LD. Il markup deve essere inserito all’interno di un tag <script> presente nella sezione Head o Body della pagina HTML.
  3. Verifica il markup: utilizza lo strumento di testing dei dati strutturati di Google per verificare se il markup è valido e correttamente implementato.

Come inserire i dati strutturati con Rank Math su WordPress

Rank Math è un plugin SEO per WordPress che include una funzione integrata per inserire i dati strutturati nei tuoi contenuti. Ecco come utilizzarlo per inserire i dati strutturati nel tuo sito WordPress:

  1. Installa e attiva il plugin Rank Math: il primo passo è scaricare e installare il plugin Rank Math nel tuo sito WordPress. Una volta installato, attivalo e segui le istruzioni per configurarlo.
  2. Scegli il tipo di dati strutturati da inserire: nel pannello di controllo di Rank Math, seleziona la voce “Schema Markup” e scegli il tipo di dati strutturati che vuoi inserire, tra cui articoli, eventi, prodotti e molto altro.
  3. Compila i campi richiesti: una volta selezionato il tipo di dati strutturati, compila i campi richiesti inserendo le informazioni relative al contenuto. Ad esempio, se stai inserendo i dati strutturati per un prodotto, dovrai inserire il nome del prodotto, il prezzo, la descrizione e altre informazioni pertinenti.
  4. Verifica il markup: una volta completati i campi, fai clic sul pulsante “Salva e chiudi” per salvare i dati strutturati. In seguito, utilizza lo strumento di testing dei dati strutturati di Google per verificare se il markup è correttamente implementato.
  5. Inserisci i dati strutturati nella pagina o nel post: infine, inserisci i dati strutturati nella pagina o nel post. Per fare ciò, apri la pagina o il post in cui vuoi inserire i dati strutturati e cerca il box “Rank Math SEO” nella pagina di modifica. Seleziona la scheda “Advanced” e incolla il codice dei dati strutturati nel campo “Schema Markup“.

In questo modo, avrai inserito i dati strutturati nel tuo sito WordPress utilizzando Rank Math. Ricorda che l’utilizzo dei dati strutturati può aiutare i motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto della tua pagina e a restituire i risultati più pertinenti per le query degli utenti.

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Vantaggi dei dati strutturati per il SEO

L’implementazione dei dati strutturati può offrire diversi vantaggi in termini di SEO:

  1. Rich Snippets: I dati strutturati permettono la creazione di rich snippets nei risultati di ricerca, che possono includere stelle per le recensioni, prezzi, disponibilità dei prodotti, e altre informazioni rilevanti.
  2. Maggiore visibilità: I risultati arricchiti con dati strutturati tendono ad attirare maggiormente l’attenzione degli utenti, potenzialmente aumentando il click-through rate (CTR).
  3. Migliore comprensione del contenuto: I motori di ricerca possono comprendere meglio il contesto e il significato del contenuto della pagina, migliorando potenzialmente il posizionamento per query pertinenti.
  4. Compatibilità con gli assistenti vocali: I dati strutturati possono aiutare gli assistenti vocali a interpretare e fornire informazioni più accurate in risposta alle domande degli utenti.

Strumenti per la creazione e il testing dei dati strutturati

Oltre agli strumenti menzionati nel documento originale, è utile conoscere:

  1. Google’s Structured Data Markup Helper: uno strumento online che aiuta a creare il markup dei dati strutturati per vari tipi di contenuti.
  2. Schema Markup Generator di Technicalseo.com: un generatore online che supporta diversi tipi di schema e formati.
  3. Rich Results Test: uno strumento di Google che permette di testare come i rich results appariranno nei risultati di ricerca.

Conseguenze dei dati strutturati errati e come gestirli

Avere dati strutturati errati sul proprio sito web può portare a diverse conseguenze, alcune delle quali potrebbero avere un impatto significativo sulla visibilità e la credibilità del tuo sito. Ecco cosa potrebbe succedere:

  1. Mancata visualizzazione dei rich snippet: se i dati strutturati sono implementati in modo errato, Google potrebbe non essere in grado di interpretarli correttamente. Di conseguenza, i rich snippet (come le stelle delle recensioni, i prezzi dei prodotti, ecc.) potrebbero non apparire nei risultati di ricerca, riducendo la visibilità e l’attrattiva del tuo sito.
  2. Depotenziamento SERP da parte di Google: in casi gravi, l’uso improprio dei dati strutturati potrebbe essere interpretato come un tentativo di manipolare i risultati di ricerca. Ciò potrebbe portare a penalizzazioni manuali da parte di Google, con conseguente calo del posizionamento nelle SERP.
  3. Informazioni fuorvianti per gli utenti: se i dati strutturati contengono informazioni errate (come prezzi sbagliati o date di eventi non corrette), gli utenti potrebbero vedere queste informazioni nei risultati di ricerca. Questo potrebbe portare a una cattiva esperienza utente e a una perdita di fiducia nel tuo sito.
  4. Problemi di indicizzazione: in alcuni casi, dati strutturati gravemente errati potrebbero confondere i crawler dei motori di ricerca, portando potenzialmente a problemi di indicizzazione per le pagine interessate.
  5. Mancato sfruttamento delle opportunità SEO: dati strutturati errati o incompleti significano che stai perdendo l’opportunità di migliorare la tua visibilità nei risultati di ricerca e di fornire informazioni utili agli utenti.

Come gestire questa situazione:

Quando ti trovi di fronte a dati strutturati errati sul tuo sito web, è fondamentale agire con prontezza e metodo.

Il primo passo è istituire un sistema di monitoraggio regolare. Pensa a questo come a un check-up di routine per il tuo sito: proprio come fai controlli medici periodici, dovresti esaminare regolarmente la salute dei tuoi dati strutturati. Strumenti come il Test dei risultati rich di Google o lo strumento di convalida dei dati strutturati di Schema.org possono essere i tuoi alleati in questa missione. Usali frequentemente per assicurarti che tutto sia in ordine.

Se durante questi controlli scopri degli errori, non farti prendere dal panico. La chiave è agire rapidamente. Immagina di trovare una piccola perdita in casa: più aspetti a ripararla, più danni potrebbe causare. Lo stesso vale per i dati strutturati errati. Correggili il prima possibile, assicurandoti di aggiornare sia il markup che il contenuto visibile della pagina. Questa coerenza è cruciale per mantenere la fiducia sia dei motori di ricerca che degli utenti.

Una volta corretti gli errori, puoi inviare una richiesta di riconsiderazione a Google. Pensa a questo processo come a un’opportunità per dimostrare che hai imparato dai tuoi errori e che sei impegnato a fornire informazioni accurate e utili.

La prevenzione, tuttavia, è sempre meglio della cura. Investi tempo ed energie nella formazione del tuo team. Assicurati che tutti coloro che lavorano sul tuo sito web comprendano l’importanza dei dati strutturati e sappiano come implementarli correttamente. Crea una documentazione interna chiara e aggiornata sulle best practice da seguire. Questo tipo di conoscenza condivisa può fare la differenza tra un sito web che prospera e uno che lotta con problemi ricorrenti.

Prima di apportare modifiche significative o di pubblicare nuove pagine, fai sempre un test in un ambiente di sviluppo. È come fare una prova generale prima di uno spettacolo: ti permette di individuare e correggere eventuali problemi prima che il pubblico (in questo caso, i motori di ricerca e gli utenti) li veda.

Infine, se utilizzi un CMS come WordPress, scegli con cura i tuoi plugin. Opta per soluzioni affidabili e ben mantenute per l’implementazione dei dati strutturati. Un buon plugin può essere come un assistente esperto, che ti aiuta a mantenere i tuoi dati strutturati in perfetta forma senza richiedere una conoscenza approfondita di ogni dettaglio tecnico.

Ricorda, gestire correttamente i dati strutturati non è solo una questione tecnica, ma un impegno continuo verso la qualità e l’accuratezza delle informazioni che fornisci. Con un approccio proattivo e attento, puoi trasformare questa sfida in un’opportunità per migliorare la visibilità e la credibilità del tuo sito web.

Qual è la differenza tra dati strutturati e non strutturati

La principale differenza tra i dati strutturati e quelli non strutturati riguarda l’organizzazione delle informazioni. I dati strutturati sono organizzati in un formato standardizzato che segue uno schema specifico, che permette di categorizzare le informazioni e di relazionarle tra loro in modo preciso e uniforme. Ciò consente ai motori di ricerca di comprenderli facilmente e di mostrarli in modo coerente nei risultati di ricerca.

Al contrario, i dati non strutturati non seguono uno schema preciso e non sono organizzati in modo uniforme. Ad esempio, i dati non strutturati possono essere costituiti da testo libero, immagini, audio, video e altri tipi di contenuti che non seguono uno schema specifico. Questi dati possono essere più difficili da interpretare per i motori di ricerca, rendendo più difficile la loro indicizzazione e la loro visualizzazione nei risultati di ricerca.

In sintesi, i dati strutturati sono organizzati in un formato standardizzato che facilita la loro interpretazione da parte dei motori di ricerca, mentre i dati non strutturati non seguono uno schema preciso e possono essere più difficili da interpretare.

Tendenze future dei dati strutturati ed AI

Il mondo dei dati strutturati è in costante evoluzione, e ci sono diverse tendenze interessanti che stanno emergendo all’orizzonte.

Innanzitutto, possiamo aspettarci un’espansione continua degli schemi disponibili. Schema.org, il vocabolario principale per i dati strutturati, sta costantemente aggiungendo nuovi tipi di schema per coprire una gamma sempre più ampia di contenuti e settori. Questo significa che in futuro, sempre più tipi di informazioni potranno essere codificati in modo strutturato, rendendo il web ancora più comprensibile per le macchine.

Un’altra tendenza affascinante è la crescente integrazione dei dati strutturati con l’intelligenza artificiale. Man mano che i sistemi di AI diventano più sofisticati, i dati strutturati giocheranno un ruolo sempre più cruciale nell’aiutarli a comprendere e interpretare il contenuto web. Immaginate un futuro in cui l’AI possa navigare e comprendere il web quasi come un essere umano, grazie alla ricchezza di informazioni fornite dai dati strutturati.

Infine, c’è un potenziale entusiasmante per l’uso dei dati strutturati in applicazioni di realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR). Mentre queste tecnologie continuano a evolversi, i dati strutturati potrebbero essere utilizzati per fornire informazioni contestuali in queste esperienze immersive. Immaginate di puntare il vostro dispositivo AR verso un ristorante e vedere immediatamente il menu, le recensioni e gli orari di apertura, tutto grazie ai dati strutturati incorporati nel sito web del ristorante.

Queste tendenze suggeriscono un futuro in cui il web non sarà solo più organizzato e comprensibile per le macchine, ma anche più interattivo e informativo per gli utenti umani. I dati strutturati stanno gettando le basi per un’esperienza web più ricca, contestuale e interconnessa.

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